• Dottoressa Elena Pellizzari

    Psicologa Psicoterapeuta

     

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  • La tecnica del Training Autogeno

  • Training Autogeno di base

    Il Training Autogeno è una tecnica che utilizzo con buoni risultati ormai da anni.

    Questo strumento si è diffuso agli inizi del novecento grazie agli studi dello psichiatra tedesco Johannes Heinrich Shultz, che sviluppò questo metodo di aiuto rivolto al cambiamento psicofisico, partendo dagli studi sulle tecniche ipnotiche. Il fatto che si parli di un metodo di “auto-rilassamento” differenzia il training autogeno da altre metodiche, perché attribuisce al soggetto-paziente un ruolo attivo ed indipendente nel raggiungimento dello stato di rilassamento e ricerca di miglioramento psicosomatico. Il terapeuta operatore del T.A. (acronimo con cui la tecnica viene spesso indicata) ha il compito di insegnare l’apprendimento degli esercizi e seguire la persona, durante questo percorso, aiutandola a lavorare su eventuali difficoltà, comprendendo gli atteggiamenti interiori, i vissuti e le resistenze che si presentano..

    “Training” significa “allenamento” ed “autogeno”, “che si genera da sè”, perciò quando ci approcciamo al T.A. dobbiamo tenere in considerazione il fatto che solo attraverso un periodo di allenamento, si potranno raggiungere notevoli benefici psicofisici, che poi saranno immediati attraverso la ripetizione delle formule, andando a portare una modifica nei processi psicofisici negativi, che stanno alla base di molti disturbi psicosomatici. Attraverso il T.A. la persona impara a raggiungere una condizione di cosciente passività (contemplando semplicemente ciò che spontaneamente accade nell’organismo), lavorando su di sé a livello fisiologico (favorendo un riequilibrio del Sistema Nervoso Vegetativo e del Sistema Endocrino); a livello fisico (migliorando lo stato di benessere) ed infine, a livello psicologico (imparando un nuovo atteggiamento verso se stessi).

    I sei esercizi (esercizio della pesantezza; esercizio del calore; esercizio del cuore; esercizio del respiro; esercizio del plesso solare ed esercizio della fronte fresca) che si eseguono dopo l’esercizio propedeutico (esercizio della calma), conducono alla messa a riposo di una parte del Sistema Nervoso Autonomo adibita all’attivazione psicofisiologica, abbassando i livelli di alcuni ormoni che circolano nel sangue quando si è sotto stress (ad es. adrenalina). Con l’allenamento si impara a prendere contatto con organi involontari come cuore e apparato respiratorio.
    Il Training Autogeno permette di intervenire su numerosi disturbi funzionali e somatizzazioni (cefalee, disturbi digestivi,ecc.) ; fobie e disturbi d’ansia; tic o balbuzie; disturbi del sonno; disturbi sessuali ecc., ma viene utilizzato anche per altri scopi ed in altri contesti oltre a quello psicoterapico (nello sport, nella preparazione al parto, nello studio ecc.).

     

     

     

    Indicazioni

    Medicina Psicosomatica

    • Gastrite
    • Colon Irritabile
    • Stipsi
    • Colecistopatie
    • Tachicardia sinusale
    • Bradicardia
    • Angina Pectoris
    • Cefalea Vasomotoria
    • Dismenorrea
    • Spasmofilia
    • Tic
    • Eczemi
    • Asma
    • Turbe del sonno
    • Balbuzie
    • Tossicomanie
    • Bruxismo

    Disturbi psicologici

    • Disturbi d’ansia
    • Ereutofobia, Fobia Sociale
    • Disturbi della sessualità

    Ostetricia

    • Preparazione psicofisica al parto

    Medicina dello Sport 

    • Trattamento dell’ansia preagonistica

    Il T.A. esercita un’influenza sui sintomi proprio in quanto permette uno smorzamento della risonanza emotiva, riduce la tensione, ripristina il ciclo sonno-veglia, rinforza la sicurezza in sé e la motivazione, agisce sull’ansia d’attesa, in generale diminuisce l’ansia e le preoccupazioni.